Attualmente la vera sfida per le aziende Italiane diventa quella di sapersi distinguere, qualche tempo fa abbiamo visto come valorizzare e promuovere l’olio attraverso il design sia una valida opportunità.

Valorizzare le eccellenze del Made in Italy, significa sviscerare ogni peculiarità insita nella nostra cultura d’origine per confermare quanto il Made in Italy, specialmente nel settore alimentare, sia sinonimo di passione, qualità e dedizione per quei beni di consumo che da sempre, da ogni parte del mondo, le persone portano in tavola.

Una consapevolezza duramente conquistata nel corso degli anni che sta ottenendo importanti raffronti economici.

L’anno appena trascorso infatti, viene contraddistinto come uno degli anni d’oro per quanto riguarda il settore dell’agroalimentare, con una produzione industriale aumentata del +6% rispetto allo scorso anno e un export cresciuto del 3% per un valore di 38 miliardi di euro. Inoltre, anche i dati di consumo interno sono positivi, il 74,1% delle famiglie italiane amano portare a tavola prodotti Made in Italy.

Ora andiamo in Umbria, dove la coltivazione dell’olivo è tra le più antiche d’Italia, dato che i primi a curare questa pianta fruttifera furono gli etruschi. L’olio extra vergine di oliva è diventato uno dei principali tesori della terra umbra e non esiste luogo che non sia caratterizzato dalla presenza dell’ulivo.

Questa che vi raccontiamo oggi è la storia di Marfuga, eccellenza del Made in italy nel settore dell’olio extravergine DOP e, non solo… Grazie alla visione del titolare Francesco Gradassi, l’eccellenza Italiana Marfuga punta estremamente sulla valorizzazione del proprio territorio (parliamo dell’Umbria) e alla divulgazione culturale del mondo dell’olio.

Grazie Francesco prima di tutto per la disponibilità che ci hai dato, ora perché non ci racconti da dove nasce il vostro prodotto?

L’azienda, da sempre a conduzione familiare, vanta un’antica tradizione nella coltura dell’olivo: testimonianze ritrovate nei magazzini aziendali attestano la vendita di olio ricavato dai propri uliveti già dal 1817 e la spedizione di damigiane di olio nei primi anni del 1900 alle famiglie del Nord Italia.

La passione per la terra, tramandata di padre in figlio, porta Francesco negli anni novanta, a dedicarsi completamente all’azienda agraria e al frantoio, trasferendo la produzione in una nuova costruzione moderna e all’avanguardia. Per la nuova struttura sono state scelte soluzioni architettoniche finalizzate alla produzione di altissima qualità ed orientate all’accoglienza di visitatori, clienti ed appassionati.

Uno stabilimento che è molto più che la sede dell’azienda olearia, ma è prima di tutto il centro dell’attività quotidiana di una famiglia che ha scommesso sulla terra e sui suoi prodotti. E la terra va amata e fatta amare 365 giorni l’anno per ottenere produzioni di alta qualità. Un luogo concepito quindi, non più solo come luogo di lavorazione delle olive, ma punto di riferimento e di incontro tra coltivatori, produttori e clienti consumatori. L’azienda vissuta come attività pulsante, dove è possibile partecipare a visite guidate e tecniche professionali di assaggio.

Sono state avviate una serie di iniziative che hanno fatto dell’azienda un centro di aggregazione “vivo” tutto l’anno ed in cui vengono ospitate mostre d’arte, organizzate degustazioni e ricevuti gli ospiti che intendono conoscere la realtà delle produzioni Marfuga.

Oltre al prodotto, Francesco e sua moglie Federica, hanno dedicato particolare attenzione al packaging, curando ogni aspetto nei minimi dettagli, dalla scelta delle bottiglie, ai tappi personalizzati, alle etichette e alle scatole. Nel 2010, ulteriore investimento è stato il rinnovo completo dei macchinari del frantoio, ai quali vengono apportate modifiche ed aggiornamenti annuali, ideati e progettati come fossero abiti su misura.

 

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Quali sono i principali aspetti che contraddistinguono Marfuga?

Eccellenze come l’Olio extravergine DOP UMBRIA colli Assisi-Spoleto e l’olio extravergine di oliva “L’affiorante” monocultivar moraiolo, sono le giuste rappresentazioni del modo di interpretare l’olio di Francesco Gradassi , titolare dell’Azienda Agraria MARFUGA.

Il progetto MARFUGA, infatti, si pone l’obiettivo della valorizzazione del territorio di Campello sul Clitunno, con la produzione di “OLI ESTREMI”, così come Francesco ama denominarli.

Oli extravergini figli della fatica, del sudore, della laboriosità dell’uomo; prodotti in zone geograficamente impervie, talvolta impossibili e coltivati in minuscoli fazzoletti di terra strappati alla montagna, alle rocce, al bosco.

Ogni giorno scopro di avere un futuro! Un futuro che deriva dalla straordinaria gratificazione di questo mestiere, un mestiere nobile che oltre a produrre, ha l’obbligo di preservare e tramandare.

A tuo parere Francesco esiste un prodotto che può esprimere perfettamente la vostra identità più di altri?

La coltivazione è tutta biologica, favorita dal clima freddo che impedisce l’attacco della mosca olearia. La produzione media si attesta su 40.000-50.000 litri di olio, suddivisa nella DOP Umbria Colli Assisi-Spoleto, nell’extravergine classico e nell’Affiorante, raffinata produzione in 5mila bottiglie numerate all’anno. Non una di più.

Tutte le olive che vengono utilizzate per “L’Affiorante” arrivano dagli oliveti storici e più impervi dell’azienda Marfuga e le cui olive sono raccolte a mano.

Dedizione e passione.

Gli ingredienti per un olio speciale che è stato premiato come “Miglior olio biologico in Umbria”. “L’Affiorante” è il prototipo di quell’ olio estremo su cui Francesco Gradassi ha deciso di costruire il successo, e non solo, del frantoio Marfuga.

…e su cosa puntate per differenziarvi?

In un mercato ricco come quello dell’olio extravergine di oliva, Marfuga si differenzia innanzitutto grazie all’altissima qualità degli oli prodotti, ad un packaging raffinato ed elegante e ad un posizionamento strategico. Marfuga è presente agli eventi culinari più prestigiosi e nelle tavole di ristoranti stellati.

Attualmente Marfuga non è solo produzione olio di eccellenza, ma è un progetto più ampio, finalizzato alla valorizzazione del territorio e alla divulgazione culturale del mondo dell’olio…

La collina di Marfuga è un anfiteatro naturale, che raccoglie il sole dall’alba al tramonto. E dalla sua terra, custodita e protetta dalla roccia della montagna, nasce “l’olio estremo” – come ama definirlo Francesco Gradassi.

Estremo perché a raccoglierle, quelle olive, che poi finiscono nelle pregiate produzioni del frantoio Marfuga, non vengono utilizzati macchinari, ma ogni singolo “piantone”, cresciuto sulla collina impervia, viene curato 365 giorni all’anno e le olive vengono raccolte con il solo lavoro dell’uomo.

Rarità al giorno d’oggi. Per questo il risultato finale è un nettare di qualità assoluta, un prodotto di nicchia. “Piccole quantità di grande qualità” – spiega Francesco Gradassi – “è tanto facile parlare di eccellenze, ma per noi è stata una scelta prioritaria. Prima di ammodernare il frantoio, anni fa, abbiamo pensato al prodotto, alla sua qualità, poi è venuto il contorno.

Giusto per completare la presentazione dell’azienda, qualche ultimo premio ricevuto?

Nel 2017 l’azienda ha ricevuto il suo riconoscimento più importante: il 1° Premio al Concorso Nazionale Ercole Olivario, il più prestigioso e importante concorso nazionale dedicato all’olio extravergine di oliva DOP. Senza dimenticare le classificazioni tra le migliori produzioni italiane all’interno delle maggiori guide del settore sia italiane che straniere (Slow Food, Gambero Rosso, Merum), che da svariati anni riservano alla produzione Marfuga riconoscimenti ed elogi.

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