Che succede quando due realtà artigianali del Food e del Design si incontrano? Tempo fa, vi abbiamo raccontato come valorizzare e promuovere l’olio di oliva attraverso il design, oggi vi proponiamo un’altra interessante storia che racconta la nascita di un’ importante collaborazione decisamente a km 0 Made in Marche che punta alla valorizzazione del territorio, attraverso la bellezza e la bontà dei propri prodotti: piatti o taglieri di design da una parte firmati Infinito e, la qualità dell’autentico olio di oliva prodotto da L’Olivaio dall’altra.

I proverbi sono spesso frutto di credenze e cultura popolari perciò, non chiedeteci da dove provenga il significato del “liscio come l’olio” e quale sia la sua origine ma piuttosto, domandateci perché lo abbiamo citato? Semplice, non esiste modo di dire più appropriato che descriva questa splendida collaborazione a km 0 Made in Marche che vede come protagonisti il Food & Design: L’Olivaio & Infinito

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Infinito & L’Olivaio: storia di una splendida collaborazione Made in Marche! 

Questa collaborazione a km 0 Made in Marche che coniuga il Food & il Design, è nata un po’ per caso, tra uno scambio di email e una partita di tennis, tra un ace e un breakpoint che ci vedevano impegnati nel gioco, senza sapere nulla dell’attività e dell’identità professionale dell’uno e dell’altro. A carte scoperte, la collaborazione si è consolidata, ha fatto strada e si è concretizzata in qualcosa di buono, prodotto nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente. Infatti, l’olio commercializzato dall’Olivaio è di origine biologica, inserito in un contesto focalizzato sul rispetto della natura. Mentre le collezioni di Infinito utilizzano come materiale il Krion, reciclabile al 100% e riutilizzabile nei cicli di produzione, e il legno che ha certificazione FSC, rispettando quindi le piantagioni forestali nello standard ambientale, sociale ed economico. Un gentleman agreement a KM 0 più precisamente a 10 km, tale è infatti la distanza che separa le due aziende, decisamente made in Marche! Una storia ricca di suggestioni che richiamano la nostra terra, scusate se siamo un po’ di parte e che raccontano di un territorio e d’intuizioni legate al binomio costante sui cui si basa la nostra filosofia: legare quando si può il buono al bello, dove il “Buono” è l’olio dell’Olivaio e il “Bello” sono le nostre collezioni da tavola, frutto di studi che rispettano gli equilibri di un bel piatto, ricerca dell’estetica, adattamento alle funzioni per cui nascono e design.

Intervista a L’Olivaio

L’Olivaio è un’azienda agricola di Castellone di Suasa che nasce nel 1962, da questa data tre generazioni di frantoiani si sono susseguite ed evolute nel tempo, migliorando sempre più le tecniche di estrazione dell’olio d’oliva, perfezionando e ampliando i propri uliveti. Nel 2016 sono entrati a far parte dell’azienda due giovani soci: Davide Morganti (Responsabile Produzione) e Federico Pandolfi (Responsabile Commerciale & Marketing) che insieme a Valter Cestini (Presidente) formano ora la nuova squadra de L’Olivaio.

Scopriamo insieme, tramite una breve intervista chi è L’Olivaio, a parlare è Federico Pandolfi, il socio che ha apportato il biologico nella società de L’Olivaio

Vi siete da subito votati al biologico?

Ci piacerebbe molto convertire tutti i nostri uliveti in biologici ma purtroppo ad oggi i metodi di trattamenti (biologici) hanno un’efficacia molto blanda, tanto da non dare alcun tipo di garanzie sul raccolto finale. Fino a quando questa e, la poca efficacia e garanzia dei trattamenti bio, manterremo una sola linea di olio in biologico certificato.

Perché vi siete votati al Biologico?

L’Agricoltura Biologica ha rappresentato uno dei primi esempi di certificazione di filiera: ogni fase del processo produttivo è controllata e certificata fino al consumatore finale. Il Biologico si è ormai consolidato nell’opinione pubblica e nell’ambiente produttivo, come una possibile soluzione ad un modello di sviluppo agricolo capace di tutelare contemporaneamente qualità delle produzioni, salute e ambiente: numerosi sono gli studi che ne attestano la qualità superiore, sia dal punto di vista nutrizionale sia per l’assenza di sostanze tossiche.

Quanti ettari di terreno coltivate? Quanti ulivi?

Ad oggi L’Olivaio dispone di circa 12.000 piante, di cui 3.500 biologiche certificate e dalle quali si estraggono e realizzano 5 linee di olio extra vergine di oliva.

Quali sono le caratteristiche del vostro olio?

Ognuno dei nostri oli, è un prodotto con caratteristiche e peculiarità proprie. Tutte queste caratteriste sono determinate da fattori specifici, in particolare: epoca di raccolta e metodo di molitura. Fondamentale è capire il momento più corretto per eseguire la raccolta, se si vuole un olio particolarmente amaro e piccante si farà una raccolta <<precoce>>, se si aspira invece ad un prodotto finale più dolce si farà una raccolta tardiva. E’ consolidato ormai che il 50% della qualità è data dall’impianto di lavorazione delle olive. Il nostro impianto è stato acquistato nel 2016 ed è un impianto di ultimissima generazione. Riguardo all’aspetto dei nostri terreni, questi godono di ottima esposizione e una particolare votazione all’olivicolutura con altezze dal livello del mare che vanno da 250 m a 600 m.

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E infine la domanda quasi d’obbligo: Una ricetta semplice e veloce per iniziare un pranzo o un cena con olio…bruschetta? Pinzimonio? Cosa ci consigli? 

Decisamente la vellutata di ceci esaltata con dell’eccellente olio extra vergine di oliva, possibilmente con sentore di pomodoro verde.

A tale proposito interviene Laura Carboni, mente commerciale e creativa di Infinito, chiamata per rispondere a quale pietanza assocerebbe un ottimo olio di qualità e, quale linea delle tre collezioni di Infinito meglio si presta per rendere una ricetta ancora più deliziosa e bella visivamente attraverso la perfetta mise en place:

“Come poter contraddire una vellutata di ceci con un ottimo olio? Ma, i mie piatti preferiti con olio rimangono: la bruschetta, il pinzimonio e gli spaghetti con pomodori appena saltati, una foglia fresca di basilico e olio crudo a chiudere il piatto. Tradizionalista? Forse, ma quando gli ingredienti sono eccelsi e la mise en place curata in ogni dettaglio, direi che non manca proprio nulla. Proseguendo su questa scia tradizionalista posso dire che, la collezione Legno si sposa perfettamente con tutto l’immaginario legato all’artigianalità, qualità di un prodotto come l’olio d’oliva Made in Marche. Se dovessi pensare ad una linea più audace che però, allo stesso tempo entra in sintonia con l’olio, sceglierei la linea Te Gusto S, realizzata in collaborazione con la designer Cristina Zanni.”

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Photo Credits: Irislab