Impiattare è un’arte. Non significa semplicemente disporre il cibo sul piatto, piuttosto definisce una pratica meticolosa che inizia dalla scelta del piatto che meglio si sposa alle pietanze preparate e arriva alle decorazioni finali, passando per la disposizione con gusto di tutti gli elementi che compongono il piatto finale.

Impiattare è un’arte, una pratica quotidiana per chi cucina per mestiere, e il gesto dell’impiattamento ha un’importanza non solo estetica ma anche funzionale: creare equilibri tra forme e colori, esibire sulle tavole degli ospiti una presentazione raffinata e avere cura nei dettagli colpisce e cattura lo sguardo delle persone, esalta i sapori e la soddisfazione di chi ha la fortuna di gustare quelle prelibatezze.

 

 

Esaltare i sapori con tecniche semplici

Nel 2019, la ricerca della semplicità e dell’essenzialità sembrano essere le tendenze più accreditate quando parliamo di food design nella ristorazione. La cucina, come la moda, segue dei trend che cercano di combinare l’estetica alla qualità.

Infinito Design è un’azienda molto attenta alle tendenze moderne, perché il design è in continuo movimento e cavalcare l’onda dell’innovazione è indispensabile per fornire ai propri clienti prodotti di grande bellezza e qualità.

5 consigli facili e veloci suggeriti dai grandi chef

Precisamente come avviene nella moda, anche la cucina segue delle direzioni e delle traiettorie. I grandi chef, oggi, prediligono l’essenzialità, la semplicità e le linee pulite. Queste qualità sono quelle che maggiormente colpiscono l’attenzione, soprattutto quando ci si trova al cospetto di ristoranti importanti sul panorama nazionale. Sottolineare questi trend può essere uno spunto di riflessione per i ristoranti di ogni genere e categoria, l’osservazione attenta spinge al miglioramento continuo delle performance, vediamo insieme quali sono le tendenze del 2019:

1. Se una decorazione non è commestibile è meglio toglierla dal piatto. Tutto ciò che si trova sul piatto deve essere commestibile, tutto ciò che non è commestibile non ha motivo di restare sul piatto. E’ vero che la decorazione ha la funzione di abbellire il piatto. E’ vero anche che, molto spesso, le persone decidono di non mangiare le decorazioni. In ogni caso i grandi chef insegnano che ogni elemento disposto sul piatto deve essere commestibile, meglio ancora se evoca il contenuto del piatto, esaltandone il sapore. Le decorazioni più efficaci, in tal senso, sono le erbe aromatiche, le spezie, le salse e, nei casi più eccezionali, i fiori commestibili.

2. Il protagonista del piatto è sempre l’ingrediente principale. Facciamo un esempio: se dovessimo impiattare un trancio di salmone al forno, con accompagnamento di patate e pomodori arrosto, la soluzione più efficace per impiattare con gusto è posizionare il trancio di salmone al centro del piatto e disporre il contorno in un secondo momento. La tendenza dell’ultimo periodo suggerisce di creare un letto di patate sul fondo del piatto, sopra il quale poter adagiare il trancio di salmone mettendo poi, in ultima fase, alcuni pomodori disposti in modo asimmetrico.

3. Considerando il concetto di asimmetria, evitare le composizioni eccessivamente complesse cercando di privilegiare impiattamenti naturali. Sistemare perfettamente gli ingredienti sul piatto non è facile e il rischio che si corre è quello di realizzare opere artefatte che risultano poco gradevoli alla vista. Al contrario, impiattare in modo naturale, bilanciando l’ordine e il caos del piatto può essere la strada più veloce per offrire ai propri clienti un’esperienza indimenticabile. La semplicità è sempre la direzione migliore.

4. L’occhio umano è catturato dal movimento e per colpire l’attenzione degli ospiti è fondamentale giocare con i contrasti. Il contrasto più semplice da creare è quello tra il piatto sul quale viene servita la pietanza e la pietanza stessa. E’ molto importante abbinare con cura il colore e le forme del piatto, la ristorazione e il food design lavorano notte e giorno per creare soluzioni ad hoc per ogni evenienza.

5. Scegliere il piatto giusto. Considerando il contenuto del menu e lo stile della preparazione, è possibile selezionare le tipologie di piatti più funzionali per le varie occasioni. Ovviamente, scegliere il cosiddetto piatto giusto significa scegliere il colore adatto, ma anche la forma più consona all’occasione: il piatto quadrato o rettangolare consente di esaltare l’ingrediente principale e di adattare le decorazioni allo spazio; un piatto ovale o circolare sarà maggiormente adatto ai primi piatti e alle zuppe, e così via.

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Come scegliere il piatto giusto?

Il detto che cita “un piatto si mangia prima con gli occhi” è da tenere a mente quando si parla di food design, soprattutto quando l’obiettivo è esaltare i sapori semplici della cucina italiana. L’impiattamento, oltre ad esaltare il contenuto del piatto, rappresenta un vero e proprio patrimonio culturale e, allo stesso tempo, la storia di un territorio. L’arte di impiattare, se eseguita a dovere, può creare la food experience perfetta e veicolare un’emozione dal piatto al cuore degli ospiti seduti a tavola.

Coniugare il gusto unico alla semplicità dell’esecuzione, oltre a soddisfare il palato di clienti e ospiti, può creare fidelizzazione. Ecco perché Infinito Design ha studiato alcune soluzioni pratiche ed efficaci per impiattare i cibi in modo unico, riducendo gli sforzi al minimo ed esaltando i sapori alla massima potenza:

  • LEGNO SMALL – Il piatto in legno che con i suoi colori e la sua vera natura scalda la tavola e la rende viva. Questo accade con il Legno Small, dove le linee naturali e le calde sfumature del legno massello di qualità diventano la cornice di un intenso racconto gastronomico. La linea Legno, adatta per la presentazione sulla tavola di salumi e formaggi, esalta i sapori semplici dei prodotti di qualità. A corredo, Legno Small è dotato di tutti gli accessori indispensabili per decorazioni e accompagnamenti. La combinazione tra linee minimal ed essenziali, colore neutro e naturale e forme semplici, tipiche del design di altissima qualità, catturano l’occhio focalizzando l’attenzione sul contenuto della composizione, per creare una forte suggestione e un’incredibile esperienza di gusto. Proviamo a immaginare un tagliere di salumi, composto da Prosciutto di Parma, Coppa Piacentina, Mortadella Bologna, il Culatello di Zibello, la Coppa Piacentina, il Salame di Felino, accompagnati da pane fragrante e crescentine ancora calde. Legno Small e Legno 37, con la semplicità delle linee pulite, riescono a esaltare sapori semplici come questi.

 

 

  • QUADRILATERO S – Il fascino della semplicità. Pensato come vassoio da portata per degustazioni importanti o per ogni singolo commensale. Elegante ed essenziale per uno stile moderno, è adatto per abbinamenti e accostamenti di più sapori e per lasciare la libertà di scegliere il proprio percorso di gusti. Una composizione di pecorino toscano Dop, Grande Vecchio di Montefollonico e Guttus, accompagnati da mieli lucenti, densi e corposi, con Quadrilatero non è necessario aggiungere molto altro.

 

 

  • ORIGINS_05 PORTAOLIO – Nato dal bisogno di valorizzare un elemento centrale della cultura gastronomica italiana, ha una forma rettangolare piana totalmente inedita e originale e una vasca centrale studiata per esaltare il sapore e il profumo dell’olio. Utilizzabile singolarmente, è indicato anche in combinazione con tutti gli elementi della linea. Crostini croccanti, olio extravergine d’oliva Veneto DOP, Asiago, Casatella Trevigiana, Montasio, Piave e Taleggio Dop. Cultura, storia e memoria, un’esperienza unica fatta di linee sottili e sapori semplici.

 

Offrire un’esperienza unica ai propri clienti è possibile. Infinito Design, con le sue linee di prodotti, ha eliminato le sovrastrutture e ha favorito l’impiattamento facile e veloce. Scegliere una mise en place funzionale agevola notevolmente il lavoro, in particolar modo all’interno di un ristorante, perché permette di realizzare con estrema velocità piatti meravigliosi e ricchi di gusto.