Con l’avvento della comunicazione online, la presentazione del piatto è diventata almeno il 50% del lavoro per uno chef. Realizzare piatti buonissimi non è più sufficiente, i clienti sono sempre alla ricerca di foto e recensioni, che nella maggior parte dei casi determinano la scelta di un ristorante rispetto agli altri. Come riporta un recente articolo pubblicato su Tripadvisor, il mondo della ristorazione ha molto di cui occuparsi oltre alla creazione di piatti unici e prelibatezze inimitabili. Considerando che con l’avvento del marketing digitale la promozione del proprio ristorante avviene anche in modo indiretto, grazie soprattutto ai contenuti creati e pubblicati dai clienti, investire energie e tempo per presentare i piatti esaltandoli al massimo è diventato davvero fondamentale per far fronte alla concorrenza. E quando ci troviamo ad impiattare un arrosto o un piatto di carne, a cosa dobbiamo dare maggiore risalto?

Scegliere un ristorante nell’Era del digital marketing

Prima di procedere con alcuni consigli sull’impiattamento con un focus pensato nello specifico per esaltare la cucina di montagna, torniamo per un attimo alle considerazioni proposte da TripAdvisor. Dati alla mano, da uno studio sul marketing dei ristoranti, condotto negli ultimi mesi, la maggior parte dei ristoranti e bistrot ha dichiarato di dedicare meno del 10% del proprio tempo alla promozione del proprio locale sul web. Eppure i clienti che utilizzano gli strumenti online e che si fidano dei siti internet e delle recensioni sui vari portali e sui social network sono davvero molti. Le ricerche riguardano spesso consigli utili su dove andare a mangiare nelle loro città oppure in viaggio in Italia o all’estero. Gli stessi sondaggi dimostrano anche che i ristoratori ritengono che la gestione della reputazione online del proprio locale sia una parte essenziale del lavoro quotidiano. TripAdvisor, considerando questi dati, ha esaminato l’impatto dei principali canali di marketing online e i fattori che spingono i clienti verso un determinato ristorante a scapito di altri e proprio le recensioni, corredate da commenti e fotografie, sembrano essere i contenuti che veicolano il processo decisionale delle persone.

 

 

L’occhio vuole la sua parte

Il detto “anche l’occhio vuole la sua parte” è una grande verità, soprattutto nell’era digitale. Eppure non dobbiamo mai perdere di vista dei fattori ancora più importanti, per evitare di deludere tutti quei clienti che hanno deciso di scegliere il nostro locale proprio grazie all’influenza che hanno esercitato su di loro tutte le bellissime fotografie reperite online, le quali hanno immortalato il gusto estetico e la precisione millimetrica del nostro favoloso impiattamento. Quando si tratta di esaltare la cucina di montagna e, in modo ancora più specifico, piatti a base di carne, non dobbiamo dimenticarci la regola d’oro del servizio: la carne deve sempre essere servita calda e, dopo il servizio, la carne deve mantenersi calda. Ogni velleità estetica va oltre questo passo fondamentale: ecco perché Infinito Design, nelle proprie collezioni, ha introdotto un materiale in grado di mantenere il calore dei piatti serviti per un tempo maggiore di quello garantito dalla ceramica o dai piatti in vetro. Prima di approfondire questi dettagli tecnici, però, vogliamo condividere alcune tecniche di impiattamento partendo dagli errori da evitare.

Gli errori da evitare

Le tendenze degli ultimi anni dimostrano che sempre più spesso i ristoranti optano per un servizio al piatto. In tempi meno recenti, a differenza di quanto accade oggi, il servizio prevedeva la presentazione di grandi quantità di cibo in pirofila o in zuppiera, a seconda delle tipologie di piatto servito. In questo caso il cameriere serviva il cliente porzionando il contenuto della pirofila oppure lasciando la pirofila direttamente sul tavolo, così da permettere ai clienti di servirsi in autonomia la quantità di cibo desiderato per ogni pietanza.

Questa procedura è sempre meno frequente e l’impiattamento acquista sempre più valore, non soltanto per un discorso di digital marketing. L’obiettivo di qualsiasi ristorante è superare le aspettative dei clienti, non soltanto per quanto riguarda il gusto ma soprattutto per quanto riguarda l’esperienza vissuta. Per esaltare la cucina di montagna, e quindi le pietanze a base di carne, possiamo partire da qualche consiglio utile per evitare gli errori più comuni di chi, per la prima volta, si approccia a questo tipo di pratica:

  • Evitare di sporcare il piatto: una delle tecniche più semplici di impiattamento prevede di posizionare pietanza ed eventuali guarnizioni al centro del piatto, per creare armonia e equilibrio non soltanto nei riguardi del contenuto ma anche nei riguardi del contenitore. Posizionare un letto di rucola, grana e pomodorini e adagiare una tagliata di manzo al sangue al di sopra della composizione non deve farci dimenticare del fatto che i pomodorini potrebbero perdere liquido e macchiare il piatto laddove non è prevista la disposizione di alcun elemento. Prima di servire in tavola, cercate di eliminare le sbavature e cercate di pulire il piatto.
  • Evitare sbriciolature: un’altra regola base per impiattare e esaltare il contenuto del piatto consiste nella scelta delle guarnizioni. Tutto ciò che possiamo inserire nel piatto per abbellirlo deve necessariamente essere commestibile e, possibilmente, richiamare gli ingredienti che fanno parte del piatto stesso. Tutto ciò che non è commestibile non ha senso che venga inserito nel piatto. Questo significa che, se decidiamo di impiattare una bistecca arrosto o cotta al forno e di spolverare la carne con sale, pepe, rosmarino e aromi vari, dobbiamo ricordare la prima regola di cui sopra: attenzione a non sporcare il piatto. Limitare la guarnizione al contenuto del piatto è preferibile alla scelta opinabile di sporcare i bordi esterni del piatto con superflue sbriciolature e guarnizioni di poca utilità.
  • Evitare ghirigori a base di salsa: la glassa di aceto balsamico si sposa bene con i piatti di carne, ma ha senso soltanto se servita a parte in un apposito contenitore che accompagni il piatto principale o direttamente sulla carne servita. Appesantire il piatto con vezzi estetici, ghirigori fatiscenti e pennellate di balsamico può costituire un pericolo e un’arma a doppio taglio, soprattutto per i cuochi meno esperti. Invece, al contrario, la semplicità è un’ottima alleata. Evitare di caricare il piatto con sovrastrutture grafiche e ottiche non può che portare vantaggi, sia per chi prepara i piatti sia per chi li consuma.

 

 

La gamma Infinito Design per esaltare la cucina di montagna

Dopo aver focalizzato gli errori da evitare nell’impiattamento di portate a base di carne, dopo aver evidenziato le tecniche base dell’impiattamento e dopo aver considerato il presupposto imprescindibile per servire un piatto a base di carne, ossia il calore, possiamo suggerire alcune soluzioni per esaltare al meglio la cucina di carne.

La gamma Infinito Design è realizzata con il Krion K-Life Solid Surface, un materiale dalle straordinarie proprietà estetiche e tecniche, composto da due terzi di minerali naturali e da una piccola percentuale di resina ad alta resistenza.

Questa particolare composizione consente al piatto di mantenere inalterata e costante la temperatura dei cibi che esso contiene, questo significa che un piatto servito freddo manterrà la bassa temperatura e, di contro, un piatto servito caldo resterà caldo per molto tempo.

Questo materiale è pensato per esaltare la cucina a base di carne proprio perché permette di mantenere la temperatura del cibo servito dal primo boccone fino all’ultimo, offrendo al cliente un’esperienza di gusto incredibile.

Quale gamma di prodotti è più indicata per servire piatti a base di carne?

  • LOONA – Una collezione nata dalla collaborazione con la designer Cristina Zanni, che esprime perfettamente la filosofia di Infinito Design: i piatti devono saper esaltare il buon cibo, trasmettendo emozioni. Le forme semplici e raffinate della linea Loona sono disponibili in sei diverse varianti: Calante, Eclissi, Nuova, Piena, Satellite, Terza. Ogni variante permette di lavorare con la creatività, portando a tavola combinazioni uniche, esteticamente interessanti che non possono che incuriosire i clienti. Bilanciare le quantità, i colori e le proporzioni non è mai stato così semplice e il design minimalista ed elegante del piatto è un valido alleato per combattere gli errori più frequenti che abbiamo accennato nei paragrafi precedenti. Questo significa che la gamma Loona, oltre a mantenere invariata la temperatura del contenuto, permette di creare velocemente delle composizioni che catturano l’occhio del cliente e che trasferiscono un’immagine di pregio ed eleganza anche sui social network e sulle recensioni.
  • QUADRILATERO – Un grande classico, la prima gamma nata in casa Infinito Design ne interpreta perfettamente lo stile e la versatilità. Attraverso il sapiente lavoro del designer, il calore e la classicità del legno si sposano con materiali più moderni come la pietra acrilica Krion K-Life Solid Surface, creando forme essenziali per uno stile moderno ed elegante. La linea Quadrilatero è ideale per degustazioni importanti in cui abbinare più sapori nello stesso piatto, lasciando però ogni componente ben distinto e inalterato, il dolce con il salato, i gusti forti con quelli delicati. Quadrilatero, con le sue forme rassicuranti, offre numerose possibilità di composizione e abbinamento, indicato soprattutto se alla portata di carne va abbinato un piccolo contorno per esaltarne il gusto e inebriare il palato con forti contrasti.

Dotarsi di piatti che esaltano le portate e contemporaneamente permettono di presentare il menù del proprio ristorante in modo accattivante, esteticamente ineccepibile, elogiandone il gusto, mantenendo le temperature e facendo tutte queste operazioni in velocità non può che avere un ritorno positivo sia in termini di immagine sia in termini di risultati.